Chromatech Ultra e il futuro del warm-edge nel sud europa

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Il traguardo per il 2011 è ambizioso: 50 milioni di metri lineari di Chromatech Ultra venduti. Non pochi davvero, anche considerando che la copertura produttiva è assicurata sia dagli stabilimenti Rolltech in Danimarca, sia dall’impianto di Alu-Pro a Noale, vicino a Venezia. Proprio qui infatti è stata inaugurata all’inizio del 2011 una nuova linea produttiva, la quarta in totale, per Chromatech Ultra: Alu-Pro, già specializzata nella produzione di profili in alluminio, è diventata così la prima azienda italiana a produrre profili warm-edge.

“Negli ultimi anni i profili warm-edge hanno avuto un notevole e rapido sviluppo e il nostro Chromatech Ultra ha avuto un notevole successo – conferma Claudio Marchini, Product Manager di Alu-Pro – L’aumento di richieste e vendite nei più importanti mercati europei ci ha spinto ad iniziare la produzione di Chromatech Ultra anche in Italia nello stabilimento di Noale, in supporto alla nostra filiale danese Rolltech, dove questo profilo è stato progettato e sviluppato”.
La produzione di Noale è destinata a soddisfare la crescente domanda dell’Europa del Sud, un mercato ancora in evoluzione, con una incidenza relativa bassa sulla media europea ma che si avvia con grande rapidità a raggiungere una quota pari al 30% sul totale venduto, prevista nel giro di tre anni. I Paesi più ricettivi sono al momento Italia, Francia e, in misura minore sia per il clima sia per la difficile situazione economica, la Spagna.

Il mercato italiano inizia ad apprezzare la tecnologia warm-edge per i notevoli vantaggi che essa offre. La legislazione italiana infatti impone dei valori massimi di trasmittanza termica sia per le finestre (Uw) sia per le vetrate isolanti (Ug) in relazione alle zone climatiche. Chromatech Ultra riduce di circa il 10% la trasmittanza termica totale della finestra rispetto ad un tradizionale profilo di alluminio e permette di rientrare più facilmente nei parametri imposti dalla legge. Il risultato è un risparmio sulle spese di riscaldamento e una minore quantità di CO2 disperso nell’ambiente, con un drastico abbattimento della formazione di condensa sul perimetro interno della finestra.

Questo probabilmente in chiave di marketing è l’aspetto più interessante: “La grossa crescita nelle vendite del profilo warm-edge – continua Claudio Marchini – è dovuta non tanto ad una maggiore presa di coscienza generale sulle necessità di risparmio energetico, di cui per altro tutti ormai sono consapevoli, quanto agli inasprimenti di legge, che prevedono valori di trasmittanza termica sempre più bassi. L’altro elemento chiave è la leva fiscale, che può offrire degli incentivi notevoli per gli adeguamenti o le ristrutturazioni. Da notare che la legge europea fissa solo dei principi, demandando ai singoli Paesi la fissazione dei valori di riferimento. Ovviamente, più i valori sono restrittivi, più si dà impulso alle richieste e quindi al mercato.”

Attualmente in Italia la crescita del mercato Warm-edge e di conseguenza le richieste di Chromatech Ultra segnano progressi continui, di sei mesi in sei mesi. Se come sembra anche gli altri Paesi del Sud Europa seguiranno questo trend, è facile prevedere che a breve, se non addirittura entro la fine dell’anno, partirà a Noale una seconda linea di produzione di Chromatech Ultra, il profilo rivoluzionario che deve il suo successo al perfetto abbinamento tra acciaio inossidabile e policarbonato.


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